sabato 28 novembre 2009

Io Credo

Io Credo che Dio c'è ( anche se qualche volta è troppo impegnato per pensare a me )
Io Credo che Dio non ama le banche, perchè tutto quello che ha lo mette a disposizione di tutti
Io Credo che a Dio piace il calcio, perchè tutto quello che è in cielo è rotondo
Io Credo che l'Arcobaleno sia il sorriso di Dio
Io Credo che Dio non è daltonico, perchè la vita è a colori
Io Credo che l'autoritratto di Dio sia la Vita
Io Credo che Dio non ha mai fatto sesso, ma sempre l'Amore
Io Credo che se Dio non ci fosse noi non ce ne accorgeremmo ( perchè non ci saremmo )
Io Credo che per vedere il volto di Dio è necessario aprire gli occhi
Io Credo che l'amore è il cordone ombelicale di Dio
Io Credo che un Figlio è un regalo, il genitore un diritto
Io Credo che Dio ha creato l'universo intorno all'uomo
Io Credo che la morte sia il bacio di Dio
Io Credo che l'Amicizia non unisce, condivide
Io Credo che l'ateo quando si sveglia cambierà idea
Io Credo che la fantasia sia l'odore di Dio
Io Credo che Dio sia curioso, perchè ha fatto diverse tutte le cose uguali
Io Credo che l'arte sia raccontare le tracce di Dio
Io Credo che le cose belle sono create da Dio e quelle brutte costruite dagli uomini
Io Credo che Dio non vede le partite alla TV, le gioca
Io Credo che la cosa più commovente del sorriso di un bimbo sia la lacrima di una madre
Io Credo che tutto finisce. Dio ricomincia
Io Credo che Dio sia discreto, perchè non fa mai rumore
Io Credo che la durata della Vita sia inversamente proporzionale alla sua bellezza
Io Credo che l'egoismo sia una forma di suicidio
Io Credo che il denaro sia indispensabile per vivere male
Io Credo che sia necessario essere molto intelligenti per riuscire a capire che non si capisce niente
Io Credo che la Felicità si possa comprare con l'Amore
Io Credo che la sofferenza ci aiuta a capire la differenza tra stupidità e serenità
Io Credo che chi non rispetta il proprio corpo sia sciocco
Io Credo che chi mi ama per quello che appaio, mi odierà per quello che sono
Io Credo che se non servissimo a nulla, Dio non ci avrebbe creato
Io Credo che per costruire un mondo felice occorra un solo architetto e tanti operai
Io Credo che se una persona pensa troppo, agisce poco
Io Credo che l'Amore sia contagioso, ma molti si vaccinano
Io credo che molti pensano che Dio sia una fregatura. Sono le persone tristi
Io Credo che ogni dolore sia una opportunità
Io Credo che chi non crede nell'uomo non crede neanche in Dio

Io Credo che Dio pensi che io sia la cosa più bella che ha creato. io me lo auguro ...

domenica 22 novembre 2009

CENA DI BENEFICIENZA DELLA FONDAZIONE GIORGIO CASTELLI



Ieri sera, a Castelverde di Guidonia, la Fondazione Giorgio Castelli Onlus ha organizzato l'annuale cena di beneficenza che ha visto la presenza di oltre trecentocinquanta invitati che hanno affollato le meravigliose sale da pranzo del complesso alberghiero.
Per l'Atletico Pavona erano presenti il Presidente Paolo Renzi, l'Amminisratore Delegato Marco Giustinelli e i tecnici Michele Fierravanti e Pino Ruffini con le rispettive consorti.
Serata davvero vissuta "in famiglia" con tanti amici che si sono ritrovati intorno alla famiglia Castelli per esprimere il loro sostegno a questa meravigliosa esperienza che, nel nome di Giorgio, sta incidendo in modo sempre più significativo nella formazione di una cultura della sicurezza e dell'attenzione verso l'altro. A sorpresa è stato chiesto anche a Marco Giustinelli di prendere il microfono e raccontare l'esperienza dell'Atletico Pavona. Marco ha ribadito l'amicizia e l'affetto che ormai lega l'Atletico alla Fondazione Castelli e le molte iniziative messe in campo a sostegno di uno sport sicuro attuate nel territorio di Albano Laziale e ha incoraggiato i presenti a sostenere lo sforzo di Enzo e Rita. Citando Madre Teresa di Calcutta, ha concluso dicendo " se anche quello che facciamo è solo una goccia nell'oceano, se quella goccia non ci fosse, l'oceano ne sentirebbe la mancanza". Durante la serata, alla quale hanno partecipato personalità del mondo della politica e dello Sport ( tra i quali citiamo il Dott. Mario Brozzi, il Presidente della Commissione antidoping della FIGC Pino Capua, il presidente della Commissione Sport e Cultura della Regione Lazio Enzo Foschi e moltissimi esponenti del mondo medico e accademico della capitale ), si sono esibiti anche i cantanti Max Agresti e Capua. La manifestazione si è conclusa con la Lotteria che ha visto, tra i premi più ambiti, una maglia dell'AS Roma, autografata da Francesco Totti e uno splendido collier offerto dalla Famiglia Castelli.

sabato 14 novembre 2009

Michele è il CT del LAzio. Auguri!


Il Comunicato nr. 24 del Calcio a Cinque del 12.11.2009 del Comitato Regionale Lazio ha comunicato la compagine tecnica che accompagnerà le sei rappresentative regionali ( 4 del Calcio a Undici e 2 di quello a cinque ) maschil e femminile verso il tradizionale appuntamento del Torneo delle Regioni che incoronerà le migliori formazioni della penisola.

La novità assoluta è il nome di Michele Fierravanti come Commissario Tecnico del Calcio a Cinque maschile. Atleta di caratura internazionale nel wheel chair ockey ( l'ockey su pista giocato con l'ausilio di particolari carrozzine elettriche ), Michele si è laureato, nelle ultimedue stagioni, vicecampione d'Italia con i suoi Albalonga Darco Sport e ha gareggiato più volte, in passato, in diverse discipline sportive paralimpiche, raggiungendo nel nuoto, nella scherma e nel tro con l'arco piazzamenti di assoluto livello, sia in campo nazionale che continentale. Dal 2004 si dedica al calcio a cinque, entrando a far parte di quell'eccezionale laboratorio sportivo che è l'Asd Atletico Pavona, una piccola realtà sportiva dell'hinterland romano che fa del volontariato e dell'impegno nel sociale i suoi cavalli di battaglia. Nel primo anno di attività la formazione Allievi della quale è alla guida, raggiunge la finale del Torneo dell'Amicizia e l'anno successivo, incoraggiato dall'allora Presidente, Marco Giustinelli, debutta nel calcio ufficiale, come allenatore della squadra Juniores dell'Atletico, che milita nel campionato regionale, fascia B. Una stagione che fa scoprire un Fierravanti in grado di trasformare un gruppo di ragazzi che mai erano stati yesserati precedentemente, in una squadra che sfiora di un soffio la promozione al Campionato d'Elite, togliendosi la soddisfazione di battere per ben due volte i pari età di Roma e Lazio. Il 2007/2008 vede Fierravanti alla guida degli Allievi. La squadra domina in campionato e si classifica seconda alle spalle del Ciampino dei miracoli del Nazionale Fimmanò, e disputa i play off di categoria, arrivando sino ai quarti di finale.

Nel 2008/2009 Michele passa all'Albano Calcio a cinque dei fratelli Sette, che gli danno fiducia e gli affidano la conduzione della squadra Juniores che milita nel Campionato d'Elite. E' la definitiva valorizzazione di Fierravanti che per gran parte della stagione guida la classifica del Campionato e raggiunge i play off alle spalle di Torrino e Acquedotto.

Chiamato dal coordinatore regionale, Pietro Colantuoni, a sostituire alla guida della rappresentativa del Lazio il dimissionario Luciano Zaccardi, Fierravanti non rinnova l'impegno con l'Albano e inizia l'avventura verso il 49° Torneo dlle Regioni.

martedì 3 novembre 2009

... c'era da aspettarselo! E io domani mattina lo appendo in Ufficio!


Da pochi minuti il Telegiornale ha dato la notizia che la Corte Europea ha sentenziato che non si deve più esporre il Crocifisso nelle scuole e nei luoghi pubblici.
E' l'ultima idiozia che ci viene da una Europa sempre più dei mercanti e delle banche e sempre meno dei popoli.
Solo un idiota certificato poteva prendere una decisione del genere! Perchè solo un ignorante matricolato poteva dimenticare che nel nostro Paese la Religione Cristiana rappresenta la radice delle nostre espressioni culturali, della nostra arte, del nostro pensiero.
Qualcuno dovrebbe spiegare a quei giudici ( sempre ammesso che riuscissero a capirlo ) che, al di la delle scelte confessionali o politiche di ciascuno, le basi della nostra civiltà si posano quantomeno sull'iconografia cristiana. La Pietà di Michelangelo, la Divina Commedia di Dante Alighieri, le basiliche di Santa Maria Novella o il Duomo di Milano, prendono origine da quella cultura che nasce dalla presenza bimillenaria del Cristianesimo dalle parti nostre.
Rispetto per tutte le persone, è ovvio, ma altrettanto rispetto per chi vuole anche esternare il proprio pensiero o anche i propri simboli e le proprie idee. E' l'ennesima dimostrazione di una Europa ignorante e bieca che, nel nome di una Libertà non meglio definita uccide la Libertà incarnata in quello che è il "segno" della Libertà più grande:dare la propria Vita per chi si ama.
La Croce è la massima espressione della Libertà. Gesù di Nazareth sceglie liberamente di rinunciare alla propria vita, di regalarla a coloro che lo insultavano e lo sbeffeggiavano. esiste una Libertà più grande di questa?
E dal punto di vista prettamente educativo ( perchè la scuola dovrebbe essere ancora il luogo deputato all'educazione ) che cosa c'è di più grande di un segno umile ed efficace che testimoni che esiste anche la possibilità di amare in modo libero, disinteressato, lontano dal baratto economico affettivo che domina il nostro secolo?
La Croce nobilita la sofferenza, relatà misteriosa e a volte inspiegabile, ma che comunque entra prepotentemente nella storia di ciascun essere umano. Una sofferenza che non fa piacere a nessuno, ma che tutti, prima o poi dobbiamo affrontare. E allora, perchè negarci anche una immagine che ci reca il messaggio che il dolore può essere anche speranza e non solo disperazione?
Cancellare l'immagine dell'Uomo che soffre vuol dire porgere il fianco a quella cultura che vuole ubriacare l'uomo di illusioni per allontanarlo dalla realtà. Quella cultura madre della droga, dello sballo a tutti i costi, dell'ubriacatura del sabato sera. Quella cultura che vuole l'uomo schiavo del proprio voler fuggire. Di fronte alla cultura della schiavitù io preferisco quella della Libertà! E l'immagine del Falegname di Galilea che muore da uomo libero, ha distrutto l'impero di Roma che aveva reso schiavi milioni di uomini. La forza straordinaria della Verità in grado di sconfiggere la forza delle armi e del denaro, del potere e della sopraffazione. Che splendido messaggio emana da quel legno! Che lezione di Amore che viene dall'immagine del Cristo morente! E non abbiamo parlato di Religione, di preti, di Vaticano o di Chiesa Cattolica. Abbiamo solo parlato di Libertà e di Verità. E come ha bisogno questo povero mondo di Libertà e di Verità! In una società basata sull'illusione e sulla menzogna la Croce è scomoda e la figura di un uomo in grado di dare la popria vita per un ideale, per una amicizia è un monito forse troppo pesante per la civiltà delle banche e dei mercanti.
Per questo domani mattina appenderò la Croce nel mio ufficio. In modo che alzando gli occhi dal computer potrò ricordarmi che la Vita, per essere vissuta pienamente, deve essere basata sull'Amore.
... in attesa che qualcuno, in nome della Libertà e del progresso, si senta offeso da quel segno d'Amore disinteressato e che qualche giudice imbecille ordini di sostituirlo con il simbolo dell'Euro!