martedì 2 maggio 2017

#TDR2017 ALLIEVI CAMPIONI D'ITALIA

ALLIEVI SUL GRADINO PIU' ALTO PER LA QUARTA VOLTA!
IL LAZIO HA FATTO 13!
CRISARI ABBRACCIA I SUOI RAGAZZI "CAMPIONI SUL CAMPO E NELLA VITA!"


di 
Marco Giustinelli
RESPONSABILE COMUNICAZIONE CR LAZIO
CALCIO A CINQUE


Silvio Crisari è riuscito nell'impresa che, per un soffio, gli era sfuggita un anno fa in Valle d'Aosta: portare a via Tiburtina il quarto titolo su cinque partecipazioni, nella categoria Allievi.
Una autentica marcia trionfale quella dei ragazzi dell'allenatore romano che hanno vinto tutte le partite, imponendo il loro gioco e mai mettendo in discussione la possibilità di mettere in bacheca il trofeo numero tredici della storia del Futsal Laziale.
"Tanta qualità - afferma il tecnico - e una squadra fatta da bravissimi ragazzi che hanno unito il cuore e la testa alle indiscusse doti tecniche. L'unica difficoltà che ho avuto, insieme al mio staff è stata quella di poterne selezionare solo dodici tra i tanti che meritavano di far parte di questo team. I risultati ci hanno premiato e hanno confermato la giustezza delle nostre scelte, dandoci la possibilità di far scendere in campo una squadra compatta, con giocatori intercambiabili e sempre in grado di imporre il proprio gioco anche davanti a formazioni importanti come il Veneto, che abbiamo incontrato in finale, ma anche la fortissima Sicilia, superata in semifinale."
La cronaca della finale ripresa dal sito ufficiale del TDR:

(...)Parte forte il Lazio che sfiora al 2’ con Simone Achilli il quale ci riprova anche un minuto più tardi su punizione. Il Veneto risponde con D’Erme da buona posizione ma la conclusione non è delle migliori. Ancora Veneto pochi istanti dopo con Gumirato ma Cantina respinge da due passi. Il Lazio si riaffaccia dalle parti di Fior al 9’ ma la botta al volo di Peroni viene neutralizzata dal numero uno veneto.  Al 10’ il Leone potrebbe passare ma il diagonale di Coppe si spegne di poco al lato a portiere battuto. Il gioco rapido delle due contendenti delizia gli spettatori del Palaflorio ma il risultato resta inchiodato sullo 0 a 0 fino al tiro da fuori, tesissimo, di Marco Calzetta al 12’ dopo aver ricevuto palla da calcio d’angolo. Un minuto più tardi ed il Veneto si mette le mani nei capelli per la traversa colpita da Scarparo così come sulla “murata” successiva dopo nuova conclusione di D’Erme. Il Veneto nell’occasione rischia anche qualcosa di troppo sulla ripartenza dei laziali ma Fior è reattivo ed evita momentaneamente il raddoppio che giunge comunque al 14’ con Bernardini che insacca, su respinta corta della difesa veneta, in mischia. Il Lazio sulle ali del doppio vantaggio controlla e da spettacolo, come al 16’ quando il tiro da applausi di Federico Palmegiani si stampa all’incrocio dei pali non rendendogli giustizia. Il tris ai danni del Veneto giunge inesorabilmente al 18’ su tiro libero calciato di precisione da capitan Filipponi e per la squadra di Zanella si mette in salita. La grande generosità del Leone che sbanda ma non si arrende trova soddisfazione allo scadere con il gol di Milani.  La ripresa ha uno start ad alti regimi ed il Veneto attacca a testa bassa: palo al 2’ di Pizarro e gran parata di Cantina sempre sul numero 11 veneto poco più tardi. La squadra laziale accusa leggermente il ritorno del Veneto e cerca di agire di rimessa ogni qual volta che riesce ad ingabbiare Pizzarro, scatenato. Al 6’ Coppe non sbaglia e segna il gol del 2 a 3, di forza, raccogliendo un suggerimento nel cuore dell’area avversaria da rimessa laterale. Il Lazio sembra disorientato dalla grande aggressività del Leone e non riesce a riorganizzare un gioco organico come avvenuto invece nella prima frazione. Il pareggio è davvero sfiorato al 10’ con la doppia conclusione di Scarparo prima e di Boulahjar poi ma in qualche modo, la difesa laziale si salva. Zanella si sbraccia dalla panchina mentre dalla tribuna sale forte il coro “Veneto Veneto” ed i ragazzi in campo danno tutto costringendo il Lazio ad un gioco frammentato  anche se Achilli, palla al piede, è sempre una minaccia. Break al 14’ grazie ad un calcio di punizione che per poco non si risolve in gol per il Lazio ma Pandolfi sbaglia la mira su ribattuta della barriera. La “pausa” presa grazie alla punizione fa rifiatare la squadra di Crisari ed, al 14’, una fulminante ripartenza di Qualgiarini spezza l’attacco del Veneto mandando in rete Filipponi appostato sul lato opposto il quale aveva accompagnato la “galoppata” del compagno; tutto da rifare quindi per i campioni in carica. Il Veneto è bravo ad accorciare ancora, con Milani al 16’, ma la rimonta viene complicata da un nuovo gol laziale, di Filipponi, cinico ed efficace nello sbrogliare una mischia in area veneta. Il colpo di grazia arriva un minuto dopo con un eurogol di Achilli dalla lunghissima distanza; il numero uno era fuori dai pali per aiutare la manovra avanzata. Non c’è più tempo per riaprire i giochi ed il Lazio “vendica” la finale persa in Val d’Aosta lasciandosi andare ai festeggiamenti. 

Soddisfazione anche nel computo delle reti. Il Lazio mette due giocatori nelle prime cinque posizioni della classifica marcatori, con Capitan Filipponi e Achilli autentici incubi delle difese avversarie.




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