giovedì 4 giugno 2020

NILDE IOTTI: Dalla lotta partigiana alla presidenza di Montecitorio

Intervista a Chiara Raganelli aurice del libro: Amore e politica nella vita di
NILDE IOTTI


venerdì 22 novembre 2019

SPORT E FORMAZIONE: UNO SGUARDO SUL FUTURO

Formalba presente al Social Football Summit
UN GOAL PER CRESCERE!
Nuove Tecnologie e strategie della comunicazione nella kermesse dell'Olimpico


NOVEMBRE 2019. Il calcio rappresenta una delle maggiori, se non la maggiore, industria italiana. E accanto alla grande massa di chi lo vede ancora, e aggiungerei per fortuna, come un gioco, è presente una elite, in maggioranza composta da chi invece lo intende come professione e straordinaria opportunità di business legata alla vendita del prodotto calcio principalmente in mercati emergenti come la Cina, l'India e il Sud America. E per vendere un prodotto così complesso, il mondo della comunicazione si è messo da tempo in movimento, proponendo , strategie, idee innovative, tecnologie d'avanguardia e, soprattutto, l'evoluzione di quel mondo che, nella sua definizione principe di "social", abbraccia un nuovo modo di comunicare, condividere, informare.
E Formalba ha voluto provare ad immergersi in questo mare dove la parola che più ricorre è "nuovo". Armati di entusiasmo e buona volontà nonchè della passione per il mondo della palla che rotola, Marco Giustinelli, Direttore per la scuola digitale di Formalba e Fabrizio Toppi, Responsabile Tecnico del progetto sono stati presenti nella "pancia" dello Stadio Olimpico per "rubare" idee, conoscere tecnologie, confrontarsi con i protagonisti della due giorni romana per riportare, poi, quanto appreso, conosciuto, studiato, nella quotidianità dell'Ente di Formazione Professionale più grande della Provincia di Roma.
"Una bellissima esperienza - ci confessa Fabrizio Toppi - che ci ha permesso di calarci in una realtà proiettata a velocità impressionante verso il futuro. E soprattutto, una fonte straordinaria di idee e di soluzioni tecnologiche da poter riapplicare anche nella realtà di Formalba. Il rischio che a volte si corre - prosegue Toppi - è di vedere la realtà che ci circonda da un punto di vista "basso", non rendendoci conto di quello che ci accade intorno e che, nel prossimo futuro, condizionerà le nostre scelte, le nostre aspirazioni, le nostre scelte professionali. In questi due giorni abbiamo avuto la straordinaria opportunità di alzare il nostro punto di osservazione e, devo confessare, ci si è aperto un mondo."

Ufficio Stampa Formalba









lunedì 7 ottobre 2019

PARTNERS FORMALBA: La Fondazione Castelli forma i dipendenti del Viminale

Una partnership qualificata e coinvolgente per la Fondazione Castelli
CON ADMI PER 
"LA VITA CI STA A CUORE"
Palazzo del Viminale sito cardioprotetto


Il Ministero degli Interni rappresenta, per tutti gli Italiani, il riferimento istituzionale per la sicurezza e la salvaguardia di tutti i cittadini. Ospitato nel Palazzo del Viminale, ubicato sull’omonimo colle che sovrasta il Rione Monti e inaugurato il 9 luglio 1925, il Ministero degli Interni coordina, tra le altre, le attività di Polizia di Stato e Vigili del Fuoco, due dei corpi più vicini ai cittadini e più amati per la loro presenza attiva in tutti gli accadimenti che vedono protagonista il nostro Paese.
In un contesto del genere, di particolare attenzione alla persona, specialmente quando versa in stato di pericolo o difficoltà, non poteva mancare la formazione del personale sulle manovre di rianimazione e sull’uso dei defibrillatori semiautomatici in ambiente extraospedaliero con l’abilitazione di operatori “laici”, cioè di personale non sanitario.
L’ ADMI Associazione Dipendenti del Ministero dell’Interno & Partners che, come recita il manifesto ufficiale, ha negli ultimi anni contribuito alla formazione di oltre cinquecento tra i dipendenti del dicastero, ha organizzato, di concerto con la Fondazione “Giorgio Castelli “ Onlus una sessione di addestramento nello scorso 28 settembre che si è tenuta nella suggestiva location della Sala Congressi del Palazzo voluto da Giolitti e realizzato dall’Architetto Manfredo Manfredi.
“Una patnership importante e qualificata – secondo il Presidente Vincenzo Castelli – Il Viminale rappresenta il centro nevralgico della vita della Nazione. Da qui si gestiscono le emergenze più importanti e da qui parte il coordinamento degli interventi in caso di calamità naturali. La nostra presenza assume, quindi, un significato particolare, a supporto di una cultura dell’emergenza che qui è vissuta in modo forse più consapevole rispetto ad altri contesti nei quali operiamo. E’ quindi motivo di orgoglio e di soddisfazione per l’intera Fondazione, da sempre in prima linea nella diffusione della cultura dell’emergenza e nella formazione di persone in grado di intervenire con tempestività, competenza e efficacia nei casi di arresto cardiorespiratorio, unendo le manovre di rianimazione all’uso precoce del defibrillatore. Dopo campi sportivi, scuole, parrocchie, essere presenti all’interno di questa istituzione – prosegue Castelli – è per tutti noi una spinta a proseguire con entusiasmo e senso di responsabilità sulla strada che abbiamo intrapreso all’indomani della scomparsa di Giorgio.”

PARTNER FORMALBA: La Fondazione Castelli cardioprotegge il Colosseo


Tecnologia e attenzione alla comunità si sposano al Colosseo nel nome della Fondazione Castelli
CONTROLLO A DISTANZA PER I DEFIBRILLATORI DEL COLOSSEO
Prosegue il progetto di cardioprotezione del Parco Archeologico



La Fondazione “Giorgio Castelli” Onlus prosegue nella sua opera di formazione e diffusione della cultura dell’emergenza. 
Nell’Anno formativo 2018/2019 oltre 200 Allieve e Allievi delle Sedi Formalba di Albano e Cecchina sono stati formati alle manovre di rianimazione cardiorespiratoria, propedeutiche all’uso del Defibrillatore in caso di arresto cardiaco. 
Una delle coordinatrici della sede albanense ha anche conseguito l’attestato di operatore laico BLSD ed è quindi in grado di utilizzare, in caso di necessità, il defibrillatore semiautomatico.

Dai campi sportivi, quindi, alla scuola e dalla scuola ai luoghi di aggregazione e di cultura maggiormente frequentati del territorio. Primo per importanza il Parco Archeologico del Colosseo, che è certamente una delle aree storiche più visitate al mondo con i suoi quasi otto milioni di visitatori nel 2018. Un tuffo nel passato, nei fasti della Roma imperiale, ma con una forte attenzione anche al presente dove, con un progetto che non conosce eguali in Italia, la Fondazione “Giorgio Castelli” onlus, di concerto con la Direzione del Parco, ha integralmente cardioprotetto l’intera superficie dominata dall’Anfiteatro Flavio.
“Con l’installazione di ulteriori cinque Defibrillatori (che portano a 12 gli apparecchi donati dalla Fondazione al Parco ) – ci dice il Dottor Vincenzo Castelli, medico ospedaliero e presidente della Fondazione che ricorda suo figlio Giorgio – abbiamo ulteriormente rinforzato la dotazione di apparecchi salvavita all’interno di una delle aree archeologiche più frequentate al mondo. Tutte le installazioni sono monitorate a distanza, permettendo così il controllo in tempo reale dello stato di carica del defibrillatore e su un suo eventuale utilizzo, permettendo così di allertare l’organizzazione dei soccorsi in tempi brevissimi, oltre, naturalmente, ad effettuare la manutenzione dell’apparecchio in modo puntuale. Alla tecnologia si unisce la formazione continua degli operatori presenti, in grado di intervenire in maniera qualificata in caso di arresto cardiaco, effettuando le corrette manovre di rianimazione cardiorespiratoria e praticando la defibrillazione precoce sul soggetto colpito che, come è noto, aumenta la possibilità di sopravvivenza di oltre il 40%.”
Un progetto che ha dimostrato la sua efficacia proprio qualche mese fa, quando è stato salvato un visitatore colpito da arresto cardiaco, proprio all’interno del Colosseo.
“Esattamente – prosegue Castelli – un turista statunitense in visita a Roma, mentre si trovava all’interno della struttura si è accasciato al suolo privo di sensi. Il tempestivo intervento di uno degli operatori, addestrato dalla Fondazione Castelli, ha permesso prima di accertare lo stato di arresto cardiorespiratorio e poi di intervenire con le manovre di rianimazione, culminate con l’uso del defibrillatore installato poco lontano. Le manovre hanno avuto successo e il paziente ha potuto attendere l’arrivo dei soccorsi ed è stato portato in ospedale per gli accertamenti e le terapie del caso. Ad oggi ci risulta che abbia fatto ritorno negli Stati Uniti, restituito all'affetto dei suoi cari.”
Un episodio che conferma la bontà di un progetto che consente, unendo la presenza capillare sul territorio di defibrillatori semiautomatici e l’addestramento e la formazione di personale anche non sanitario, di offrire alle oltre sessantamila persone che perdono ogni anno la vita in Italia per arresto cardiaco, una chance  di sopravvivenza in altri tempi insperata.

venerdì 4 ottobre 2019

Marco Giustinelli entra nel Consiglio Direttivo dell'Associazione Italiana Sociologi e Formatori

Notificata dal Presidente Massimo Mattei la nomina a membro del CD dell' A.I.S.Fo.
DOCENTE E FORMATORE
"Quindici anni di Formalba mi hanno insegnato ad insegnare anche a chi è in difficoltà"


"Accolgo con soddisfazione e orgoglio la notizia, che stamattina mi ha notificato il Presidente dell' A.I.S.Fo Massimo Mattei, di essere stato eletto con l'unanimità dei Soci, Consigliere con delega ai rapporti istituzionali/sportivi con il calcio regionale. Ringrazio il Presidente A.I.S.Fo Massimo Mattei per il sostegno alla mia candidatura e fin da subito metto a disposizione dell'Associazione la mia esperienza, il mio entusiasmo e la mia voglia di crescere professionalmente e umanamente insieme ai miei nuovi amici. In questo bel momento dal punto di vista professionale, non posso fare a meno di rivolgere un ringraziamento anche a Formalba, l'Istituto di Formazione Professionale dove, dal 2004 svolgo il mio lavoro di Docente Formatore e dal 2009 quello di Direttore di Funzione e di Direttore di Sede Operativa per cinque anni a Colleferro. Una esperienza lavorativa che pure in mezzo a tante difficoltà, mi ha permesso di imparare ad insegnare anche in contesti sociali e formativi ad elevata complessità."