lunedì 7 ottobre 2019

PARTNERS FORMALBA: La Fondazione Castelli forma i dipendenti del Viminale

Una partnership qualificata e coinvolgente per la Fondazione Castelli
CON ADMI PER 
"LA VITA CI STA A CUORE"
Palazzo del Viminale sito cardioprotetto


Il Ministero degli Interni rappresenta, per tutti gli Italiani, il riferimento istituzionale per la sicurezza e la salvaguardia di tutti i cittadini. Ospitato nel Palazzo del Viminale, ubicato sull’omonimo colle che sovrasta il Rione Monti e inaugurato il 9 luglio 1925, il Ministero degli Interni coordina, tra le altre, le attività di Polizia di Stato e Vigili del Fuoco, due dei corpi più vicini ai cittadini e più amati per la loro presenza attiva in tutti gli accadimenti che vedono protagonista il nostro Paese.
In un contesto del genere, di particolare attenzione alla persona, specialmente quando versa in stato di pericolo o difficoltà, non poteva mancare la formazione del personale sulle manovre di rianimazione e sull’uso dei defibrillatori semiautomatici in ambiente extraospedaliero con l’abilitazione di operatori “laici”, cioè di personale non sanitario.
L’ ADMI Associazione Dipendenti del Ministero dell’Interno & Partners che, come recita il manifesto ufficiale, ha negli ultimi anni contribuito alla formazione di oltre cinquecento tra i dipendenti del dicastero, ha organizzato, di concerto con la Fondazione “Giorgio Castelli “ Onlus una sessione di addestramento nello scorso 28 settembre che si è tenuta nella suggestiva location della Sala Congressi del Palazzo voluto da Giolitti e realizzato dall’Architetto Manfredo Manfredi.
“Una patnership importante e qualificata – secondo il Presidente Vincenzo Castelli – Il Viminale rappresenta il centro nevralgico della vita della Nazione. Da qui si gestiscono le emergenze più importanti e da qui parte il coordinamento degli interventi in caso di calamità naturali. La nostra presenza assume, quindi, un significato particolare, a supporto di una cultura dell’emergenza che qui è vissuta in modo forse più consapevole rispetto ad altri contesti nei quali operiamo. E’ quindi motivo di orgoglio e di soddisfazione per l’intera Fondazione, da sempre in prima linea nella diffusione della cultura dell’emergenza e nella formazione di persone in grado di intervenire con tempestività, competenza e efficacia nei casi di arresto cardiorespiratorio, unendo le manovre di rianimazione all’uso precoce del defibrillatore. Dopo campi sportivi, scuole, parrocchie, essere presenti all’interno di questa istituzione – prosegue Castelli – è per tutti noi una spinta a proseguire con entusiasmo e senso di responsabilità sulla strada che abbiamo intrapreso all’indomani della scomparsa di Giorgio.”

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